Il nuovo edificio si affaccia su Via Pieragostini con accesso al piano terra che si configura come una grande “piazza” coperta, permeabile nell’organizzazione e nella differenziazione degli spazi, disponibili per incontri ed eventi. Il layout architettonico della costruzione da realizzare favorisce la più ampia modularità degli spazi, i quali potranno essere facilmente modificati a seconda delle mutevoli esigenze, e tale da consentire la più ampia indipendenza e autonomia funzionale di singole parti dell’edificio anche attraverso sezionamenti a livello impiantistico e ingressi/uscite di sicurezza diversificate.
Nella individuazione di un carattere iconico delle scelte tipologiche e formali di progetto si fa riferimento alla struttura urbana costituita da Terzieri, indicati anche nello stemma cittadino, e qui rappresentati da tre torri vetrate che definiscono lo skyline dell’intervento con volumi compatti ma permeabili, più basso rispetto al tessuto urbano caratterizzato da una alta densità edilizia per consentire un’apertura verso l’importante paesaggio posto a Sud della città, in un’ottica di massima connessione con gli elementi naturali ed architettonici del contesto, dialogando in modo unitario e rispettoso con le differenti funzioni e tipologie del contesto circostante, anche con soluzioni moderne e/o tradizionali, riscontrabile anche nell’uso dei materiali: acciaio, di per sé estraneo alla locale cultura costruttiva ma ormai presente quale elemento di rafforzamento sismico degli edifici danneggiati, per la piastra di copertura del piano terra e le strutture portanti delle tre torri vetrate che definiscono lo skyline dell’intervento, rivestite da un sistema di ombreggiamento realizzato con struttura in acciaio color bronzo ed elementi portati rivestisti con lastre di gres porcellanato con finitura pietra, montati a secco, e materiale lapideo e laterizio di recupero per il rivestimento delle pareti portanti in c.a., alla ricerca di un costante riferimento ai materiali tradizionali in uso nonché di memoria, conservazione e recupero del passato.
La geometria della piramide tronca capovolta sottolinea la volontà di comunicare un carattere partecipativo e di condivisione dell’edificio, sia nelle funzioni richieste che nell’organizzazione degli spazi e dei percorsi interni ed esterni in collegamento con il contesto urbano.
L’edificio, in funzione dell’orientamento nord-sud verrà dotato di impianti solari, fotovoltaico e termico, sostenuti da impianti di climatizzazione ed illuminazione ad alta efficienza, sufficienti a soddisfare gran parte risorse energetiche necessarie. L’installazione di un impianto di ventilazione naturale controllata realizzato seguendo alcuni principi della bioclimatica e la presenza di pareti vetrate ad alta tecnologia, favoriscono ulteriormente l’uso di risorse naturali senza condurre a significative emissioni di gas a effetto serra e non arrecano un danno significativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici e parimenti non conduce a un peggioramento degli effetti negativi del clima attuale e del clima previsto sulla specifica attività svolta dalla struttura, sulle persone, sulla natura o sull’ambiente circostante, peraltro non soggetto a particolari criticità esposte al rischio di tali effetti.
Rispetto a quanto previsto nel Piano Attuativo del Centro Storico la presente proposta privilegia il mantenimento e la valorizzazione dell’area verde esistente, all’interno della quale viene realizzato un percorso pedonale di collegamento dell’asse viario di Via Pieragostini con l’area verde occupata dalla Rocca dei Borgia e non realizza il parcheggio interrato previsto nel Piano Attuativo del Centro Storico, previlegiando la realizzazione di un organismo architettonico compatto dove si concentrano le diverse funzioni previste, collegate da percorsi interni ed esterni all’intorno urbano, con la possibilità di offrire accessi autonomi alle singole destinazioni d’uso previste.
L’intero lotto di proprietà del Comune di Camerino (sup: 4.000 mq) si presenta per gran parte come area cortiliva, verde e parti costruite. La proposta progettuale destina la porzione di verde (sup: 2.500 mq) ad attività ricreative e outdoor, dotandola di strutture leggere e di un collegamento pedonale verso la Rocca dei Borgia, previa demolizione della palestra esistente, al fine di ricreare una continuità dei percorsi di relazione tra gli spazi pubblici verdi del centro storico.
La nuova struttura definisce una tipologia compatta del costruito che favorisce la più ampia modularità degli spazi, i quali potranno essere facilmente modificati a seconda delle mutevoli esigenze, e tale da consentire la più ampia indipendenza e autonomia funzionale di singole parti dell’edificio anche attraverso sezionamenti a livello impiantistico, con la possibilità di inserimento di pareti e divisori interni facilmente modificabili.
Gli spazi connettivi/distributivi e i percorsi interni sono organizzati all’interno di un sistema edificio < fluido > progettato anche quale opportunità per creare luoghi di incontro e socializzazione in relazione alla molteplicità e differenziazione di utenti. La flessibilità e la modularità degli spazi è garantita anche dal sistema dei percorsi, degli accessi e delle uscite di sicurezza che garantiscono un uso differenziato ed autonomo degli spazi presenti ai vari livelli.
In particolare è presente un accesso dal piano terra che consente, attraverso una rampa elicoidale e un ascensore la discesa ai piani Sottostrada -2 e -3; dal principale ingresso al piano terra, lato piazza, si accede al medesimo piano e, tramite i due ascensori e le rampe scale presenti, ai piani Sottostrada -2 e -3, al piano Copertura verde attrezzata e ai piani Ammezzati 1 e 2, posti all’interno delle torri vetrate; sempre dalla zona d’ingresso al piano Terra si può scendere, attraverso una gradonata, al piano Sottostrada -1 con lo spazio per piccoli eventi o spettacoli; un ulteriore accesso è presente lungo la rampa di Vicolo del Terziero con accesso diretto ai piani Sottostrada -2 e 3, attraverso la rampa elicoidale. Un ulteriore percorso permette di attraversare tutto il piano terra, lungo il perimetro esterno, con vista verso il paesaggio a sud e la possibilità di scendere verso il giardino attraverso una scala che funge da uscita di sicurezza per i vari piani, o lungo un percorso accessibile, realizzato all’interno dell’area verde seguendo le pendenze naturali del terreno, consentendo così al progetto di svolgersi nel rispetto dei principi di accessibilità e visitabilità previsti dalla L. 13/89, dal relativo regolamento D.M. 236/89, dal D.P.R. 503/96, dal D.P.R. 380/2001 e dalla Legge 104/92. Nella distribuzione e nel dimensionamento dei locali ed in particolare dei servizi igienici è stato garantito il requisito dell’accessibilità per gli utenti diversamente abili e con ridotta capacità motoria, presenti ai piani Sottostrada -1, -2, -3. Il piano Sottostrada -4, con accesso diretto dall’esterno a Sud da via Morrotto, ospita la centrale termica ed impianti tecnologici oltre ad un deposito – rimessa mezzi.